A che distanza tieni il tuo interlocutore? Ecco il significato!

Ci sono quattro tipi di distanza, quella pubblica, sociale, personale e intima.

09 Giugno 2016

La prossemica è una disciplina che studia i gesti, i comportamenti, lo spazio e le distanze che vengono mantenute tra due o più interlocutori durante una conversazione.

Le distanze prossemiche – ne esistono ben 4 secondo l’antropologo americano Edward Hall – possono dire molto del comportamento delle persone.

Secondo le parole dello studioso, infatti, si definisce prossemica: «lo studio di come l’uomo struttura inconsciamente i microspazi: le distanze tra gli uomini mentre conducono le transazioni quotidiane, l’organizzazione dello spazio nella propria casa e negli altri edifici e infine la struttura delle sue città».

Ma entriamo nel dettaglio, quali sono queste 4 diverse distanze prossemiche?

Secondo Hall sono tutte caratterizzate da una fase di vicinanza e una di distanza:

1)    La distanza pubblica. È quella che va dai 2 metri e oltre. In genere è la distanza che ci fa sentire integrati nell’ambiente e a nostro agio nelle relazioni pubbliche.

2)    La distanza sociale. Da 1 metro e 20 ai 2 metri. È quella tipica del rapporto insegnante-allievo e dei rapporti formali che si instaurano, ad esempio, in un ufficio pubblico.

3)    La distanza personale. Oscilla tra i 45 e i 70 cm ed è la distanza che manteniamo quando interagiamo con i nostri amici o con una persona con cui proviamo attrazione ma che non è diventata ancora intima.

4)    La distanza intima. Dagli 0 ai 45 cm. È lo spazio che riserviamo alle persone con cui abbiamo un rapporto d’intimità. Siccome sconfina nel contatto fisico, è generalmente considerata la distanza che si mantiene con il proprio partner.

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