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18 Aprile 2017
Ha dell’incredibile l’operazione di marketing “d’altri tempi” intrapresa da un contadino piemontese di nome Valter Isnardi. L’uomo, 41enne, ha scritto a mano ben 12mila lettere e l’ha spedite ad altrettanti destinatari, assieme ad un piccolo assaggio delle noci da lui prodotte. Nei tempi dei social network e di Internet, questa ci appare come un’impresa titanica, che sarà costata al contadino un bell’investimento in termini di tempo e soldi. L’uomo, che gestisce un’azienda di nome Brunomaycol a Castagnito, ha ricevuto risposta da circa trecento persone, una quantità esigua rispetto al numero di lettere spedite.
Nonostante questo, il protagonista della vicenda si è detto comunque soddisfatto, dato che il suo gesto e le foto delle sue noci sono diventate virali sui social network, regalandogli una notorietà che non avrebbe potuto ottenere altrimenti. Queste alcune delle parole scritte da Valter nell’ormai famosissimo messaggio: "Le noci che abbiamo sono la qualità di una volta, piccole ma buone, non lavate non trattate. Te ne ho mandate una decina da provare. Se hai voglia assaggiale, poi se ti piacciono te ne posso mandare un po' a casa con un corriere. Perdonami se ti ho dato del tu, ma sono un contadino e sono grezzo. Scusami se lei rumpite le bale."
Semplice, chiaro e fiero della propria appartenenza contadina. Anche se il 41enne conosce ed utilizza i nuovi strumenti online, (la sua azienda ha persino una pagina Facebook), per dimostrare la qualità delle sue noci ha preferito essere diretto, puntando tutto sul suo prodotto. Una strategia che, dopo le noci, è stata estesa anche al vino, in questo caso con meno successo: "Ho provato anche con il vino mandando qualche bottiglia ad un gruppo di avvocati ma non ha funzionato, sono diffidenti."
Photo credit: Facebook