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Venerdì 17, ecco perché ci fa così paura

Siete eptacaidecafobici? Se la risposta è sì, significa che temete il numero 17. Le ragioni ve le diciamo noi.

Venerdì 17, ecco perché ci fa paura!

17 Febbraio 2017

Siete eptacaidecafobici? Se la risposta è sì, significa che avete paura del numero 17. Il perché, invece, ve lo spieghiamo noi oggi, venerdì 17 marzo 2017 (!). Non è un segreto, infatti, che il numero 17 rappresenti per molti, nel Bel Paese e in altre culture di matrice greco-latina, un numero sfortunato. Si tratta di una superstizione che affonda le radici nella storia, proprio come il numero 13 nei Paesi anglosassoni, o la combinazione del 13 con il martedì in Spagna, Grecia e Sudamerica. Ma, 17 a parte, perché proprio il venerdì? Ecco svelato l’arcano..

Nella religione cattolica è l’associazione tra il numero 17 e il venerdì, che nel caso del Venerdì Santo evoca la morte di Gesù, ad aver tradizionalmente gettato ombra su questa data. Nell’antica Grecia, invece, erano i discepoli del filosofo, matematico, scienziato, astronomo e politico Pitagora a pensare che il 17 fosse un numero infausto perché si trova tra i due numeri perfetti 16 e 18.

E ancora: nell’Antico Testamento si legge che il 17 del secondo mese ha inizio il Diluvio Universale, mentre nell’antica Roma, sulle lapidi per i defunti compariva la scritta “VIXI”, cioè “vissi”, o meglio “defunto”, combinazione di numeri romani anagrammando i quali si ottiene il numero XVII, diciassette. Va meglio nella Cabala, fonte del misticismo ebraico, dove il 17 è addirittura considerato propizio perché è la somma dei numeri 9 – 6 – 2, corrispondenti alle lettere “têt”, “waw” “bêth”, unendo le quali si ottiene la parola “tôv”, cioè “buono”. Tutto chiaro? Allora non ci resta che affrontare l’ignoto e goderci questo venerdì 17 2017, magari, perché no, insieme a Radio 105!

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