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Credits: Instagram @carlabruniofficia@getty
23 Gennaio 2025
Redazione 105
Non vedremo mai nello stesso film Valeria Bruni Tedeschi e sua sorella Carla Bruni. A rivelarlo è proprio Valeria Bruni Tedeschi in un’intervista a La Stampa facendo sapere che “non vuole assolutamente che io la diriga”. Il perché non è chiaro, ma forse va fatto risalire alla loro infanzia: “Gliel’ho chiesto varie volte, ma niente, non vuole. Ha lavorato con Woody Allen, ed era bellissima, ma con me mai. Forse perché, durante l’infanzia, le ho sempre dato ordini, sono stata talmente severa e cattiva che non ha più voluto mettersi in situazioni simili”.
Le due hanno tre anni di differenza e Valeria si divertiva a “torturarla”, come ammette lei stessa: “Fino ai 12 anni l’ho praticamente torturata. Se mi chiedeva di stare con me e i miei amici le dicevo di sì, a patto che restasse almeno a venti metri di distanza da noi e per tutto il giorno continuavo a ripeterglielo. A scuola quando si studiava matematica e si facevano le addizioni, la maestra faceva una domanda e se lei rispondeva bene, cominciavo a prenderla in giro chiamandola ‘Cespuglioni’, che era il nome di una delle sue tante bambole, con i capelli rossi. Da allora Carla ha deciso di non ricevere mai più un ordine che venisse da me. Per me, Carla è stata un po’ una figlia, e io una madre molto intransigente”.
I ricordi dell’infanzia sono anche parecchio piccanti, come quelli legati al Natale: “Per due o tre anni, le notti di Natale, in cui restavamo sveglie in attesa dei regali, le facevo lezioni di sesso. Ogni anno mi spingevo un po’ più oltre. Le spiegavo come nascono i bambini, come si dava un bacio… tutto questo mentre aspettavamo Babbo Natale. Era un po’ come se le facessi un racconto a puntate”.