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03 Gennaio 2025
Redazione 105
La raccolta differenziata è un pilastro fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente, ma è spesso soggetta a errori che compromettono il processo di smaltimento. In particolare, l’umido può essere trasformato in compost, un fertilizzante naturale, o in biogas, una fonte di energia rinnovabile, se gestito correttamente. Ecco alcune indicazioni per farlo nel modo giusto.
Uno degli errori più frequenti è l’uso di sacchetti di plastica non biodegradabili. È obbligatorio scegliere sacchetti certificati compostabili, riconoscibili dal marchio EN 13432, che garantisce la loro idoneità per il riciclo organico.
Anche i rifiuti organici possono contenere materiali non adatti, come involucri di plastica o residui metallici. Questi devono essere separati e smaltiti nei contenitori appropriati.
Non tutto ciò che è naturale è compostabile. Ad esempio, gusci di cozze e vongole, ossa o lettiere per animali non vanno gettati nell’umido, poiché contengono sostanze inorganiche che interferiscono nel processo di decomposizione.
Elementi come filtri da tè, camomilla o stoviglie biodegradabili devono essere verificati con attenzione. Assicuratevi che siano chiaramente etichettati come compostabili prima di smaltirli.
I rifiuti organici devono essere conservati in un contenitore apposito con coperchio, da pulire regolarmente a ogni cambio di sacchetto per evitare cattivi odori e contaminazioni.
Poiché le regole variano da comune a comune, è fondamentale consultare le indicazioni fornite dal gestore locale dei rifiuti per evitare errori e contribuire attivamente alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e metano.