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24 Dicembre 2024
Redazione 105
Si chiama “Caganer” ed è la star del presepe catalano (e a quanto pare anche di quello partenopeo). Un nome che è tutto un programma e che descrive la figura di un pastorello popolarissimo in Spagna fin dal XVII secolo. La sua particolarità? Ha un basco rosso in testa, le braghe calate ed è intento a far la cacca. Come non amarlo?
Si ritiene che possa simboleggiare la fertilità della terra e quindi essere di buon auspicio per l’anno a venire. Un’altra interpretazione vede questo simpatico personaggio come simbolo di uguaglianza: l’atto del defecare riguarda tutti, a prescindere da posizione sociale, appartenenza etnica e genere sessuale.
Tra i suoi ammiratori c’è anche Roberto Saviano, che qualche anno fa, riporta Il Giornale, ne parlava entusiasmo: “Questo che ho in mano è il più scabroso dei pastori, direttamente arrivato sul presepe napoletano dalla tradizione catalana. Caganer è il suo nome, e il perché lo si capisce bene dalla foto. Quando ero bambino e facevamo il presepe, partecipavo alla costruzione delle case, della grotta, dei muschi, e al posizionamento delle statuine: il fruttivendolo, il venditore di polli, il forno del pizzaiolo, lo spazio dell’oste”, afferma lo scrittore. E ancora: “Ogni anno c’era una novità: una volta il mulino ad acqua, un’altra il taglialegna, un’altra ancora l’elefante con una zanna spezzata. Ma ciò che a me più interessava era posizionare il pastore scabroso, che avevo vergogna a nominare, quello che speravo venisse sempre scovato, nascosto dietro qualche sughero, da chi veniva a casa nostra e ammirava il presepe”.
Saviano sottolinea che il pastorello “scabroso” non ha alcun significato offensivo, anzi. “La sua necessità fisiologica non è sfregio verso la Nascita, anzi lui viene vinto dal bisogno e probabilmente ignora ciò che sta accadendo. Questo pastore simboleggia il miracolo della nascita che accade nel quotidiano, nella distrazione, mentre si soddisfano bisogni e si assolvono doveri”.