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L’inquinamento acustico del traffico ha un enorme impatto su di noi

L’esposizione prolungata ai rumori urbani aumenta il rischio di ansia, depressione e malattie cardiovascolari

L’inquinamento acustico del traffico ha un enorme impatto su di noi

credits: Getty Images

31 Dicembre 2024

Redazione 105

Il rumore del traffico è una costante nelle città moderne: clacson, motori e suoni urbani ci accompagnano ogni giorno. Anche se siamo abituati a convivere con questi stimoli, le loro conseguenze sulla salute mentale non sono trascurabili. La scienza ci avverte: l’inquinamento acustico non è solo fastidioso, ma rappresenta una vera e propria minaccia per il nostro equilibrio psicologico e fisico.

Ricerche precedenti hanno evidenziato come l’esposizione prolungata ai rumori urbani aumenti il rischio di ansia, depressione e malattie cardiovascolari. Al contrario, i suoni della natura, come il cinguettio degli uccelli o il fruscio delle foglie, hanno effetti positivi, favorendo la calma e riducendo lo stress. Tuttavia, quando i benefici della natura si mescolano ai rumori del traffico, il loro impatto benefico viene significativamente ridotto.

Un recente studio pubblicato su PLoS ha esplorato l’interazione tra suoni naturali e rumori cittadini. I ricercatori hanno chiesto a 68 partecipanti di ascoltare tre tipi di paesaggi sonori: un ambiente naturale puro, lo stesso paesaggio con il traffico a bassa velocità (30 km/h) e una versione con il traffico più veloce (60 km/h). I risultati mostrano che i partecipanti esposti al solo ambiente naturale hanno registrato una riduzione dell’ansia e un miglioramento dell’umore. Tuttavia la presenza di rumori stradali ha attenuato questi effetti, soprattutto con l’aumento della velocità dei veicoli.

Questi dati suggeriscono che ridurre l’inquinamento acustico potrebbe migliorare significativamente la qualità della vita urbana. Misure come la limitazione della velocità dei veicoli o l’adozione di trasporti più sostenibili possono contribuire a creare un ambiente cittadino più salutare. Inoltre integrare spazi verdi nei contesti urbani non è solo una scelta estetica, ma una necessità per il benessere. I parchi, le aree alberate e le zone pedonali riducono lo stress, favoriscono la biodiversità e offrono rifugi silenziosi in cui rigenerarsi. Sebbene lo studio abbia coinvolto principalmente giovani adulti, il che potrebbe limitare la genericità dei risultati, le sue implicazioni sono chiare. È tempo di considerare il suono come una componente essenziale del nostro ambiente, promuovendo città più silenziose, verdi e accoglienti per tutti.

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