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"Mia figlia incinta per la biancheria intima": l’accusa è virale

Un'azienda cinese pubblica i messaggi di una madre che accusa la biancheria di aver causato la gravidanza della figlia, ma il CEO smaschera la verità.

"Mia figlia incinta per la biancheria intima": l’accusa è virale

credits: Getty Images

24 Ottobre 2024

Redazione 105

Una storia assurda sta facendo il giro del web, scatenando ironia e incredulità. Una madre cinese ha dichiarato che sua figlia sarebbe rimasta incinta dopo aver indossato biancheria intima acquistata online. L'azienda coinvolta, che vende i suoi prodotti su Taobao, una delle principali piattaforme di e-commerce in Cina, ha deciso di rendere pubblici i messaggi ricevuti dalla donna, svelando una vicenda che ha attirato l’attenzione di migliaia di utenti sui social.

La madre ha contattato il servizio clienti, sostenendo che la gravidanza della figlia fosse legata alla biancheria nuova di zecca. Il personale, incredulo, ha risposto che la biancheria intima non poteva trasmettere una gravidanza e che lo staff della fabbrica era composto solo da donne. Nonostante ciò, la donna ha insistito, chiedendo spiegazioni e ignorando le risposte logiche del servizio clienti.

Temendo che questa storia potesse causare danni alla reputazione dell'azienda, i responsabili hanno deciso di pubblicare gli scambi di messaggi sui social media. Il post è diventato rapidamente virale, suscitando una pioggia di commenti ironici e teorie fantasiose su come la ragazza fosse realmente rimasta incinta. Alcuni utenti hanno suggerito che la figlia stesse cercando di coprire la verità, mentre altri hanno avanzato teorie ancora più assurde, come la possibilità che fosse rimasta incinta nuotando in una piscina pubblica.

Successivamente, l'amministratore delegato dell'azienda ha scoperto che la madre era in realtà un'influencer alla ricerca di visibilità, creando uno scandalo per attirare l’attenzione. Il CEO ha duramente criticato la donna, definendola pericolosa per le aziende e accusandola di voler distruggere la loro reputazione con una storia assurda e inventata. "Odio questo tipo di persone", ha scritto il CEO, denunciando i rischi che queste false accuse possono comportare.

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