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22 Ottobre 2024
Redazione 105
È pace fatta, quanto meno dal punto di vista giudiziario, tra Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti. L’attrice ha infatti ritirato la sua querela per lesioni nei confronti dell’ex compagno. Virzì, invece, lo aveva fatto a settembre, tre mesi dopo la lite avvenuta in un ristorante di piazza Albania. Si è conclusa così con la richiesta di archiviazione l’inchiesta della procura di Roma, che molto probabilmente verrà accettata dal giudice delle indagini preliminari.
Nel frattempo, però, sono trapelati alcuni dettagli delle carte giudiziarie tra cui le foto che mostrano una ferita sulla mano di Ottavia, la figlia di Virzì, i graffi sulla sua testa e la maglietta strappata della ragazza. Secondo il Corriere della Sera, Ottavia durante la serata si era rifugiata in bagno per sfuggire alla Ramazzotti, come dimostrerebbero anche un video che lei stessa ha registrato e le riprese delle telecamere del ristorante.
Cosa è successo veramente, ovviamente, non si sa dato che le versioni divergono. Secondo la Ramazzotti, la lite ha avuto inizio quando il regista è passato vicino al suo tavolo e Ottavia la riprendeva con il cellulare. Virzì le avrebbe addirittura sputato addosso e l’avrebbe insultata con brutti epiteti. Solo a quel punto l’attrice si sarebbe ribellata strappando di mano il telefono a Ottavia, che l’avrebbe graffiata sul braccio destro mentre Virzì le ha stretto il polso sinistro. A quel punto sono intervenuti i Carabinieri.
Per il regista, invece, è stato Claudio Pallitto – attuale compagno della Ramazzotti – a minacciare padre e figlia, intimando loro di lasciare il locale. Il personal trainer, ha riferito Virzì, avrebbe strattonato la ragazza e la Ramazzotti l’avrebbe raggiunta all’interno del locale urlandole: “Ti ammazzo”. Sempre Ramazzotti avrebbe strappato gli occhiali del regista e li avrebbe lanciati per strada. E mentre Ottavia si rinchiudeva in bagno lei avrebbe continuato a prendere a pugni la porta gridando: “Hai paura, vero?”. Nel filmato si sente anche Virzì che riferendosi a Pallitto afferma: “Io ho paura dei criminali” con il personal trainer che replica: “Fai bene, anzi che non ti meno”.
Quanto al pubblico ministero Barbara Trotta, per la sua richiesta di archiviazione ha fatto riferimento alla legittima difesa: “Chi è aggredito…non è tenuto a calibrare l’intensità della reazione finalizzata a indurre la cessazione della avversa condotta lesiva, salva l’ipotesi di eventuale manifesta sproporzione della reazione”. Sarà davvero la fine di questa brutta pagina di cronaca rosa?