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02 Aprile 2024
Redazione 105
La pratica di fare sesso al primo appuntamento non è più considerata un tabù come un tempo. Grazie alle app di dating e alla maggiore libertà di espressione, sempre più persone si sentono a loro agio nell’esplorare l’intimità fin dall’inizio di una relazione. Tuttavia, per un giovane di 29 anni di Corcagnano (Parma), questa situazione si è trasformata in un vero e proprio incubo. Dopo essersi conosciuti tramite un’app di incontri, il giovane italiano e una donna moldava di 31 anni hanno trascorso una serata insieme.
Tuttavia, quando la ragazza ha proposto di avere un rapporto sessuale, il ragazzo ha gentilmente declinato l’invito. La reazione della donna è stata sproporzionata e violenta: ha minacciato il ragazzo con una bottiglia vuota e lo ha rinchiuso in casa, chiudendo la porta a chiave e dichiarando che non lo avrebbe liberato fino a quando non avesse acconsentito al rapporto sessuale.
Di fronte a questa situazione, il giovane ha chiamato la polizia per chiedere aiuto. Gli agenti sono intervenuti e sono riusciti ad entrare in casa grazie all’aiuto dei vigili del fuoco, che sono entrati dal balcone della cucina. A quel punto la donna ha opposto resistenza e ha aggredito i poliziotti con calci e pugni, causando lesioni a uno di loro che ha dovuto ricevere cure mediche e cinque giorni di prognosi.
Grazie all’aiuto degli agenti, l’uomo è stato liberato e la donna è stata portata in caserma per rispondere delle sue azioni. Alla fine la protagonista di questa storia è stata denunciata per vari reati, tra cui resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, violenza privata, minacce aggravate e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale.
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