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“Harry Potter”: il documentario sullo stuntman paralizzato sul set

Lo stuntman David Holmes, la controfigura di Daniel Radcliffe, è rimasto paralizzato durante un incidente sul set. Ora l’attore britannico ha prodotto un documentario che racconta la sua storia

“Harry Potter”: il documentario sullo stuntman paralizzato sul set

Credits: Getty Images

27 Ottobre 2023

Redazione 105

Ben pochi sanno che le riprese del film Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 1 avvenute nel gennaio 2009 sono state funestate da un drammatico incidente. David Holmes, una delle controfigure del protagonista Daniel Radcliffe (l’attore che impersonava il celebre maghetto), a causa di un’esplosione sul set è rimasto paralizzato dal petto in giù a seguito di una lesione spinale. È infatti precipitato a terra in modo molto violento e da quel momento è costretto su una sedia a rotelle. 

Lui e Radcliffe sono sempre stati molto legati, avendo iniziato a lavorare insieme fin dal primo film. La loro amicizia è continuata anche dopo l’abbandono forzato di Holmes. Anzi, quello che gli è capitato li ha uniti ancora di più tanto che Daniel parla di David come della sua “più grande fonte di forza e ispirazione”. Ora tutto questo si è concretizzato nel produrre un documentario su di lui: The Boy Who Lived, che sarà disponibile in streaming su Sky Documentaries e NOW dal 18 novembre.

Il progetto è stato tenuto segreto ed ha richiesto quattro anni di lavoro. Al suo interno troveremo interviste di entrambi e di ex membri della troupe di Harry Potter nonché filmati che mostrano l’abilità di David, partendo dal periodo in cui Holmes era un abile ginnasta adolescente nell’Essex. 

È stato proprio Holmes ad annunciare l’uscita del documentario attraverso un post su Instagram che recita: “Essere uno stuntman è stata la mia vocazione nella vita e doppiare Harry è stato il lavoro migliore del mondo. Questo film racconta non solo i miei successi davanti alla macchina da presa, ma anche le sfide che affronto ogni giorno e il mio atteggiamento generale nei confronti della vita dopo aver subito una frattura al collo. Nel mondo turbolento in cui ci troviamo a vivere in questo momento, vorrei citare Harry: ‘Siamo tanto forti quanto siamo uniti, tanto deboli quanto siamo divisi’. Sono in grado di vivere solo grazie all’amore e al sostegno che ho avuto la fortuna di avere. Ed è grazie a questo amore e sostegno che sono in grado di condividere il mio viaggio con tutti”.

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