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Il primo utero artificiale al mondo permette anche di scegliere le caratteristiche del figlio

EctoLife permetterà alle coppie infertili di avere un figlio biologico

Il primo utero artificiale al mondo permette anche di scegliere le caratteristiche del figlio

Credits: Getty Images

09 Gennaio 2023

Redazione 105

EctoLife sfiora la fantascienza: si tratta del primo utero artificiale mai esistito. Nasce da un’idea di Hashem Al-Ghaili, biotecnologo e divulgatore scientifico che vive a Berlino. Il suo lavoro è il risultato di decide di anni di ricerche sfociate in questo utero artificiale che potrà portare alla luce 30mila bambini all’anno. Il suo utilizzo è riservato a coppie non fertili che vogliono concepire un bambino.
Il progetto prevede anche una sorta di pacchetto VIP che dà accesso ad ulteriori servizi di manipolazione genetica prima di impiantare l’embrione nell’utero; in questo modo sarebbe possibile scegliere il colore degli occhi, dei capelli, la forza fisica, l’altezza e l’intelligenza del nascituro.

Questa la presentazione di EctoLife fatta dal dott. Hashem: “Vi presentiamo EctoLife, il primo utero artificiale al mondo, alimentato interamente da energia rinnovabile. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 300.000 donne muoiono per complicazioni della gravidanza. L’utero artificiale EctoLife è stato progettato per alleviare le sofferenze umane e ridurre le probabilità di cesarei. Con EctoLife, le nascite premature e i cesarei saranno un ricordo del passato”.
Le prospettive di utilizzo potrebbero essere molte: l’utero artificiale potrebbe aiutare donne a cui è stato asportato l’utero a causa del cancro o di altri problemi di salute oppure sostenere i Paesi che hanno un forte calo demografico. Lo scoglio più grande per il reale utilizzo di questo marchingegno rimangono sicuramente i dubbi etici. Attualmente la ricerca sugli embrioni umani è vietata dopo i 14 giorni di vita dell’embrione che va quindi distrutto. 

Se questo dovesse cambiare EctoLife si potrebbe diffondere e portare avanti molte gravidanze grazie al suo sistema di gestazione artificiale. Le capsule con gli embrioni sono collegate a due bioreattori centrali: uno contiene nutrienti e ossigeno, l’altro elimina i prodotti di scarto dei neonati. Al termine della gestazione, la nascita avviene premendo un pulsante e addio dolori del parto. Semplice, no? 

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