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22 Settembre 2021
Redazione 105
Il suo QI è di 230, considerate che la media è di 100 e il mitico Albert Einstein si fermava a 160. Terence Tao èl'uomo più intelligente del mondo e in questi giorni si trova in Italia per alcune conferenze e per ricevere un riconoscimento internazionale per la matematica, il Riemann Prize, assegnato dalla Riemann international school of mathematics (Rism) dell’Università dell’Insubria. Il Corriere della Sera ha colto la palla al balzo per intervistarlo e quello che esce fuori dalle sue parole è il ritratto di un uomo normalissimo: «Le definizioni assolute sono pericolose e io sono un matematico che si diverte con il suo lavoro. Nel nostro mondo non facciamo confronti, non c’è motivo».
Terence ha 46 anni, una moglie, due figli, è professore presso l’Università della California ed è appassionato di videogiochi, anche se ha dovuto metterli da parte negli anni. Normale, sì, ma non come gli altri: a 2 anni leggeva da solo, a 5 insegnava ai bambini, a 7 era al liceo, a 9 frequentava corsi di matematica avanzata. Eppure ha raccontato al Corriere di avere avuto anche qualche problema a scuola: «Ho fallito un paio di esami. Uno era di fisica: tutto bene per la parte di matematica, poi mi hanno chiesto nozioni storiche e io non le avevo studiate perché secondo me non c’entravano nulla». A sentirlo parlare ci si appassiona quasi della matematica, che lui descrive così: «La matematica è il linguaggio con cui spogli un pensiero nelle componenti centrali. Un’eventuale razza extraterrestre non comunicherebbe a parole, ma con numeri e matrici». Conviene darsi da fare, anche chi non ama i numeri a quanto pare deve iniziare a familiarizzare con la matematica per avere una chance con chi abita l’universo là fuori!