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13 Febbraio 2020
Il 6 aprile dell’anno scorso sulle piste da sci del Monte Pana, in Val Gardena, un bambino è stato attaccato da un esemplare di urogallo, meglio conosciuto come gallo cedrone. Si tratta di un tipo di uccello piuttosto bellicoso che, tuttavia, non ama il contatto con l’uomo e, anzi, tende a evitarlo, rifugiandosi nelle radure di montagna.
Quel giorno, invece, il volatile si trovava sulle piste e ha assaltato il giovane sciatore, il quale ha subito delle piccole lesioni, oltre a un grande spavento. Il padre del bambino è stato colto dal panico quando ha visto il figlio aggredito dall'animale e così ha provato a difenderlo, colpendo il gallo con dei bastoncini: il gallo cedrone è stato soccorso dalla Forestale e portato in un centro di recupero per volatili, ma in seguito è morto dissanguato per le ferite. Le urla di dolore del gallo cedrone e del ragazzo hanno fatto accorrere alcuni turisti che stavano facendo un pic nic poco distanti: sono stati proprio loro a chiamare i Carabinieri Forestali per chiedere il loro intervento.
L’uomo, un 51enne di Borgo Valsugana, è stato multato con una sanzione di 2.000 euro e denunciato per maltrattamento su una specie protetta. La vicenda è quindi finita in Tribunale ma oggi è arrivata la sentenza del giudice: l’uomo è stato assolto in quanto si sarebbe trattato solo di “legittima difesa” e il genitore avrebbe agito in quel modo dopo aver visto il figlio “molto provato” per l’attacco del volatile. Il padre stava sciando dietro il figlio e sarebbe dunque intervenuto per difenderlo dall’aggressione dell’animale, senza pensare a ciò che faceva ma con la sola idea di salvare il figlio dalla furia del gallo.
L’urogallo è una specie protetta: al momento non è ancora stata dichiarata in via di estinzione, ma purtroppo è stata registrata una netta diminuzione di esemplari anche sulle Alpi.
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