Music Biz
02 Agosto 2018
Rami Malek è tornato a parlare in una nuova intervista delle emozioni provate nell'interpretare una leggenda della musica come Freddie Mercury nel film Bohemian Rhapsody, in uscita nelle sale ad autunno L’attore non è cresciuto con i Queen, e nel 1991 aveva dieci anni quando il cantante morì, ma calarsi nella parte per lui non è stato un problema, nonostante l’impatto iniziale.
Quelle che ha sperimentato sono state delle emozioni contrastanti:"Quando mi hanno scritturato ho pensato: questo potrebbe essere il ruolo che definirà la mia carriera. Due minuti dopo ho pensato: mio Dio, potrebbe rovinare per sempre la mia carriera" ha confessato Malek. L’atteso biopic incentrato sulla carriera di Mercury e della sua band uscirà nelle sale cinematografiche il 2 novembre (il 29 novembre in Italia).
Per Malek si tratta della prima volta come protagonista assoluto in una pellicola cinematografica. Ma la scelta sembra essere davvero azzeccata. Il film ripercorre le tappe salienti della band londinese negli anni 70, con l’unione tra Mercury, Brian May e Roger Taylor (Gwilym Lee e Ben Hardy nel film), fino al celeberrimo Live Aid del 1985, sei anni prima della scomparsa del cantante. Senza tralasciare la vita sentimentale e le relazioni di Mercury, con Mary Austin (Lucy Boynton), e con vari amanti di sesso maschile. Nessun dettaglio viene lasciato al caso, insomma.
Il protagonista del film ha detto di aver adorato il personaggio di Freddie, soprattutto per il suo coraggio. La sfida più grande è stata, per l’attore, quella legata al canto: il fatto di poter conoscere molto bene Brian May e Roger Taylor, e di ricevere consigli da loro, nonché avere accesso alle primissime registrazioni di Mercury, hanno dato un contributo importante nel suo lavoro.
Interviste