music biz
Credits: Ufficio Stampa
26 Febbraio 2025
Redazione 105
Lucio Corsi sta vivendo un momento di grande successo. Arrivato secondo al Festival di Sanremo con Volevo essere un duro, rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà a Basilea dal 13 al 17 maggio. La sua partecipazione è stata confermata dopo il passo indietro di Olly che avrebbe dovuto partecipare dopo aver vinto la kermesse. Ma il pezzo sanremese non è l’unico in vetta alle classifiche di Spotify. Il cantautore sta infatti attirando l’attenzione anche con la canzone Tu sei il mattino, pubblicata prima della sua partecipazione a Sanremo 2025. Il brano ha raggiunto il terzo posto nella classifica Viral 50 Global, confermando l’impatto di Corsi non solo in Italia ma anche oltre i confini.
Scritto insieme a Tommaso Ottomano, si presenta come una canzone d’amore che va oltre la semplice narrazione di una storia sentimentale. Corsi ha spiegato che il pezzo affronta temi più ampi, come il cambiamento, il passare del tempo e la crescita personale. Il titolo stesso richiama la metafora della mattina, intesa come un momento di rinnovamento e maturazione.
Il cantautore ha rivelato di essersi ispirato ai propri ricordi d’infanzia, mescolando elementi autobiografici con storie immaginate o tratte da esperienze di altre persone. La canzone riflette la sua visione della vita attraverso immagini evocative e riferimenti personali, come nel verso in cui racconta di essere nato “tra le foglie rosse sulle strade” in una città che si preparava al Natale. Questo dettaglio si collega al suo vero giorno di nascita, il 13 ottobre 1993, periodo in cui le città iniziano a vestirsi per le festività.
Un altro passaggio significativo è quello in cui Corsi menziona il legame con suo nonno: “Con lo stesso nome di mio nonno che non mi ha visto cantare”. Il nome Lucio, infatti, è un omaggio a suo nonno Luciano, che però non ha mai avuto la possibilità di assistere alla sua carriera musicale. Le immagini naturali, spesso presenti nei testi di Corsi, emergono anche in questo brano, come nella metafora degli ulivi che si piegano sotto il peso della neve. Un’immagine potente che simboleggia la capacità di resistere alle difficoltà della vita, un concetto che si lega perfettamente al senso di crescita e trasformazione raccontato nella canzone.
Di seguito vi lasciamo il testo di Tu sei il mattino di Lucio Corsi:
Sono nato a mezzogiorno, tra le braccia di mia madre
Con lo stesso nome di mio nonno che non mi ha visto cantare
Poi nell’arco di un secondo mi legavo già le scarpe
Sembrava facile cambiare il mondo seduto in fondo alla classe
Tra le prime sigarette e le versioni di latino
Lei mi portò nel bagno delle femmine e vidi il paradiso
Tu sei il mattino, una porta su Marte
Sei il mio cuscino dalla giusta parte
Fu amore per la prima volta
Io e te tra la gente che non sogna
Sono nato a mezzogiorno, tra le foglie rosse sulle strade
Nella città che si metteva addosso le prime luci di Natale
Ho imparato come stare al mondo dagli ulivi nella rete
Che s’inchinano soltanto sotto al peso della neve
Non me ne fregava niente di Pitagora ed Euclide
Gli occhi fuggivano via dalle finestre, nei prati di margherite
Tu sei il mattino, una porta su Marte
Sei il mio cuscino dalla giusta parte
Fu amore per la prima volta
Io e te tra la gente che non sogna
E fu amore per la prima volta
Io e te tra la gente che non sogna
Tolse le orecchie dei libri per non farci trovare
Mantieni il segreto
E poi si tolse i vestiti e non sembrava la realtà
Però era tutto vero
Tu sei il mattino, una porta su Marte
Sei il mio cuscino dalla giusta parte
Fu amore per la prima volta
Io e te tra la gente che non sogna
Interviste