music biz
Credits: Ufficio Stampa
10 Febbraio 2025
Redazione 105
Dopo il debutto al Festival di Sanremo 2021 con Fiamme negli occhi e il ritorno nel 2023 con L’addio, i Coma_Cose sono pronti a calcare nuovamente il palco dell’Ariston con il brano Cuoricini. Il pezzo, scritto da Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano, si preannuncia una nuova tappa del loro percorso musicale e narrativo.
Nel frattempo, il duo ha annunciato due date imperdibili: il 27 ottobre 2025 al Forum di Assago di Milano e il 30 ottobre al Palazzo dello Sport di Roma. Un successo che prosegue dopo un 2024 trionfale, segnato dal singolo Malavita, che ha conquistato la vetta delle classifiche radiofoniche e ottenuto la certificazione di platino. Recentemente, i Coma_Cose hanno pubblicato anche il brano Posti vuoti.
Visualizza questo post su Instagram
Cuoricini, con un testo ricco di immagini e metafore, richiama in una versione agrodolce la quotidianità e la concretezza della vita di coppia, come i “cuoricini di cioccolato” o “il divano e la televisione”. Tuttavia, come affermano anche i due cantanti in un post su Instagram, il pezzo nasconde un messaggio molto profondo. “Parla di come è diventato il mondo e porta a interrogarsi se siamo su un treno lanciato ai 300 all’ora verso l’ignoto o se nel progresso che ci circonda c’è un disegno sensato. Domande come questa sono per natura retoriche, ma porsele è già un modo per sentirsi meno alienati…”. Si potrebbe definire, dunque, una sorta di favola distopica della contemporaneità.
Oggi mi sento una pozzanghera
Se l’ansia mi afferra
Con lo sguardo verso il cielo
Ma il morale per terra
Se mi trascuri impazzisco
Come maionese
Ci sto male, male male male
Vorrei svagarmi ma oggi una canzone
Dura come un temporale
Anche se è molto popolare
E mi hai buttato via
In un sabato qualunque
Mentre andavi in cerca
Di uno slancio di modernità
Ma tu volevi solo
cuoricini, cuoricini
Pensavi solo ai cuoricini, cuoricini
Stramaledetti cuoricini, cuoricini
Che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto
Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo
Un divano e due telefoni
È la tomba dell’amore
Ce l’ha detto anche un dottore
Porta un chilo di gelato
E poi nel dubbio porta un fiore
E almeno un kiss, please
E se oggi ho le pupille
Più grandi del cuore non mi giudicare
Male male male
Che dovrei dire io che ti parlavo
E tu nemmeno ti mettevi ad ascoltare
Tu mettevi solo
Cuoricini, cuoricini
Pensavi solo ai cuoricini, cuoricini
Stramaledetti cuoricini, cuoricini
Che mi tolgono il gusto di sbagliare tutto
Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo
Ma fortunatamente
Un sabato qualunque
Mi hai portato via da tutta quanta
La modernità
Ma dove scappi senza
Cuoricini, cuoricini
Per l’autostima
Cuoricini, cuoricini
Che medicina
Cuoricini, cuoricini
Ma che tolgono il gusto
Di sbagliare tutto
Poi mi uccidi, poi mi uccidi
Quegli occhi sono due fucili, due fucili
Che sparano sui cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia
Crolla il mondo
Cuoricini, cuoricini
Cuoricini, cuoricini
Persino sotto alla notizia