Music Biz
Credits: instagram.com/cliziaincorvaia
25 Giugno 2020
Nonostante la situazione tra i due si sia calmata, Francesco Sarcina è tornato a parlare della sua relazione con Clizia Incorvaia.
Durante un'intervista, infatti, il leader de Le Vibrazioni ha raccontato come fosse una relazione basata sui like e su come lui tenda a voler tenersi lontano dai social: "Ormai gli scheletri non sono più nell'armadio, ma negli smartphone. Questa è un'epoca narcisista, tendiamo ad apparire fighi, belli, quando poi hai i like ti senti figo. I like creano dipendenza."
"Io arrivo da una separazione dovuta in gran parte a questo. Vivevo una vita dove era tutto basato sui like, a un certo punto mi sono rotto le palle" ha spiegato, ammettendo anche di voler usare i social, ma solo per la sua musica: "Sono un'arma a doppio taglio. Si è creato tutto questo trip dell'avere seguaci. Io faccio musica, vorrei farti entrare nella mia musica, non per forza nei cavoli miei. Però alla gente sui social frega relativamente. Quindi ci dobbiamo adattare, ogni tanto mi piace far vedere i cavoli miei. A volte sì, a volte no. Proposte indecenti che arrivano sui social? Io l'ormone ce l'ho già scatenato di mio. I social sono una illusione della realtà. Io sono molto animale da questo punto di vista, ho bisogno di sentire l'odore, l'energia. Non è importante che una donna sia una fotomodella, l'importante è che la persona sia bella dentro."
Ma il cantante ha anche parlato della piccola Nina, la figlia avuta da Clizia, che finalmente ha potuto riabbracciare: "Mio figlio più grande sono riuscito a rivederlo, la piccola l'ho rivista solo da pochi giorni, non l'ho vista per tre mesi e mezzo, è angosciante non poter vedere la tua piccolina per così tanto tempo. Era in Sicilia con la madre, comunque circondata da amore. Io vivo una situazione da separato come molti italiani, ma sono recidivo nei miei errori, ho dei figli meravigliosi e cerco sempre di fare il papà alla grande, anche facendo stare insieme i miei figli quando li ho. Anche Tobia ha avuto difficoltà nel non poter vedere la sorella."
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