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Credits: Getty Images
15 Gennaio 2025
Redazione 105
Se pensate che il ragno violino sia il più pericoloso in Italia, è ora di rivalutare. Esiste un altro aracnide insidioso che può mettere a rischio la salute: la Vedova Nera Mediterranea (Latrodectus tredecimguttatus), conosciuta anche come malmignatta. Questo ragno, meno famoso della sua parente nordamericana, può provocare sintomi gravi e richiede molta attenzione, soprattutto in determinate regioni italiane.
Il veleno della Vedova Nera Mediterranea è ricco di neurotossine che possono causare reazioni molto violente nell’organismo. I sintomi principali includono dolori muscolari intensi, crampi addominali, sudorazione e nausea, ma in casi gravi possono comparire difficoltà respiratorie, ipertensione e persino necrosi dei tessuti. Curiosamente, il morso è spesso indolore all’inizio, il che può portare a sottovalutarlo. Tuttavia, i sintomi si manifestano nelle ore successive e possono essere più severi in bambini, anziani o persone immunodepresse.
Un caso significativo è quello di un uomo di Barletta che, dopo essere stato morso, ha rischiato gravi conseguenze. Grazie al pronto intervento del Centro Antiveleni Maugeri di Pavia, è stato salvato con l’antidoto disponibile.
Recentemente, la ricerca ha fatto un grande passo avanti nello sviluppo di un nuovo antiveleno umano, più sicuro rispetto a quello tradizionale derivato dai cavalli, che può causare reazioni avverse come la “malattia da siero”. Grazie a tecniche innovative come l’antibody phage display, gli scienziati hanno creato un trattamento mirato, aumentando la sicurezza e l’efficacia contro il veleno della malmignatta.
Come prevenire e cosa fare
La Vedova Nera Mediterranea predilige ambienti caldi e secchi, come la macchia mediterranea, i muretti a secco e le zone rocciose. Per evitarla, è utile:
In caso di morso, mantenere la calma è fondamentale: lavare la zona con acqua e sapone, applicare del ghiaccio e monitorare i sintomi. Nei casi più seri, come febbre, dolore intenso o gonfiore esteso, è importante rivolgersi subito a un medico.